Spesso le grandi aziende multinazionali, specialmente quelle USA, come Google e Amazon, parlano di trasferimento di fondi tramite EFT. In Italia questa parola è quasi sconosciuta e in pochi sanno realmente di cosa si tratta. Andiamo quindi a risolvere quello che per molti viene addirittura definito un mistero.
Definizione e funzionamento dell’EFT
L’EFT, acronimo di Electronic Funds Transfer, è il trasferimento elettronico di fondi. Con l’EFT è possibile trasferire denaro da un istituto di credito ad un altro, mediante l’utilizzo di sistemi computerizzati e quindi senza l’intervento del personale bancario. Molti Paesi definiscono l’EFT con nomi diversi: ad esempio negli USA viene chiamato electronic checks o e-checks.
Con l’EFT il denaro viene trasferito in valuta locale ed è consentito dal sistema SEPA (Single Euro Payments Area). Il vantaggio di questo servizio è dato dai costi contenuti.
Tipi
Il termine copre una serie di diversi sistemi di pagamento, ad esempio:
- transazioni avviate dal titolare della carta, utilizzando una carta di credito o di debito;
- pagamenti di deposito diretto (SCF);
- pagamenti di addebito diretto (SDD) per i quali un’impresa addebita i conti bancari del consumatore per il pagamento di beni o servizi;
- bonifico bancario tramite una rete bancaria internazionale come SWIFT;
- pagamenti avvenuti nell’internet banking, che possono essere consegnati tramite EFT o assegno di carta;
Detto ciò quando vi capita di sentire parlare di EFT fate riferimento alle “condizioni” dei normalissimi trasferimenti bancari.